Se telefonando…

Ciao Amici,

un po’ che non ci si sente. E’ arrivato l’autunno, le giornate si accorciano e si ha voglia di restare a casa, un po’ impigriti magari con il camino acceso e un caldo maglione avvolgente.

Sarà che sono nata a fine settembre, ma l’Autunno mi ha sempre affascinato e la natura a mio avviso credo dia il meglio di sé in un armonico susseguirsi di ocra, arancio e marrone.

Nonostante i ritmi più lenti, la creatività rimane un costante fiume in piena e come molti di voi già sapranno, le mie idee spesso nascono da stati d’animo e da necessità personali.

Ebbene l’ultima creazione è nata da un fatto realmente accaduto a mamma e che mi ha fatto ridere.

Quante volte vi sarà capitato di uscire di casa e quando siete sull’uscio pronte e di fretta non trovate il telefono, diventato ormai oggetto inseparabile per ognuno di noi?

Ecco allora diventiamo protagoniste di rudimentali cacce al tesoro facendolo suonare all’impazzata, sperando di non aver inserito la modalità silenzioso, e spesso il tesoro viene trovato.

E quante altre vi sarà capitato di cercarlo disperatamente in borsa ed essere prese dal panico perché convinte di averlo lasciato appoggiato al bar?

A me personalmente è successo a Londra mentre facevo la spesa al super.

In borsa non c’è, in tasca non c’è.

Scatta un susseguirsi di momenti di panico. C’è ovviamente di peggio nella vita, ma realizzare di trovarsi all’estero da sola e per giunta senza telefono, vi assicuro che non è un bel momento.

Mannaggia in quell’aggeggio avevo tutto e mi maledico per non aver provveduto a fare il fantomatico “back up”. (che sia chiaro, non ho ancora fatto)

Grazie al cielo percorsi nuovamente la strada, questa volta, a ritroso degna della sorella di Pollicino e quando ormai avevo deposto ogni speranza, lo trovai incredula in uno scaffale di una cartoleria.

Ero felice avevo ritrovato la mia identità. Perché quella scatoletta ormai contiene tutto di noi, foto, documenti, messaggi, ricordi, password oltre ad innumerevoli numeri telefonici e se non hai fatto “back up” ti senti perso.

Ebbene, con grande ammirazione di recente mamma per comunicare ha abbandonato l’era della “Stele di Rosetta” entrando fieramente nell’era moderna passando alla tecnologia dello smartphone.

In pochi giorni era diventata quasi un hacker!

Ricordo che scoppiai in una fragorosa risata quando venni a sapere …che il suo fiammante telefono nuovo di zecca era diventato l’oggetto del desiderio di qualcuno che si aggirava guardingo in giardino, finendo nelle fauci delle mie adorate labrador.

Già, anche Asia ed Ivonne avevano deciso di lasciare l’era giurassica e di modernizzarsi azzannando il malcapitato oggetto restato incustodito per soli 5 minuti.

E’così che nacque l’idea di creare un qualcosa di raffinato, pratico, originale, comodo …da portare sempre con sé e come sempre rigorosamente cucito a mano.

“Avec Moi”, è nato così un po’ per gioco, un po’ per caso.

Ma come spesso si dice, nulla accade per caso e devo ringraziare la creatività di mamma (da qualcuno devo aver pur preso) e la vivacità delle mie giocherellone a quattro zampe per questa ultima creazione Baisesmamain.

Un piccolo e utile pensiero per le prossime festività natalizie, dove farete sicuramente match regalando un accessorio raffinato, unico e pratico per le vostre amiche.

A farla da padrona anche in questo caso sono estro, artigianalità e fantasia.

Soffici gomitoli, la cui texture sembra vera pelliccia, lavorati a mano e preziose passamanerie a contrasto si uniscono per formare una custodia da indossare al collo, sopra o sotto le giacche donando un tocco di “peluche” al vostro outfit.

Il vostro telefono a portata di mano, sempre con voi anche quando per una rapida passeggiata non avete tasche o la borsa troppo piccola o troppo piena.

Un tempo Mina cantava “se telefonando, io potessi dirti addio … “, beh, rispondere non è mai stato così facile e raffinato.

A presto,

XXX

Cecilia